ALLEGATI C & C1

Devono essere compilati?

Gli allegati C e C1 del nuovo PEI non possono essere compilati.

Ad oggi e per l’anno scolastico 2022/2023 la quantificazione delle ore per le risorse professionali per il sostegno e l’assistenza da destinare agli alunni con disabilità, così come predisposta dall’ allegato C “Debito di funzionamento e dall’allegato C1” Tabella Fabbisogno Risorse professionali per il sostegno didattico e l’assistenza” del DM 182/2020 non è attuabile, questa forse è l’unica certezza.

Perchè?

A livello Nazionale non sono state ancora pubblicate le Linee guida per la stesura del profilo di funzionamento, documento propedeutico per la compilazione del debito di funzionamento, allegato C, a cui segue la compilazione del modello C1.

In breve, senza il profilo di funzionamento dell’alunno, documento di tipo sanitario, non possono esistere gli allegati C e C1.

Normativamente, con la pubblicazione della circolare del CDS n. 40/2021 è stato ripristinato il nuovo modello PEI e a rigor di logica ci aspettavamo un ripristino anche degli allegati C e C1.

Purtroppo, non abbiamo ricevuto dal Ministero ulteriori indicazioni se non quanto riportato in un video dal sottosegretario al MIM, Paola Frassinetti che ha preannunciato, nel mese di maggio 2023, la non compilazione degli allegati C e C1 del PEI e quanto riportato nella Nota Ministeriale n. 3330/ 2022 che cita” Solo a partire dal mese di maggio 2023, infatti, sarà necessario predisporre le Sezioni del modello nazionale PEI relative al fabbisogno di risorse professionali per l’inclusione (Sezioni 11 e 12). A quest’ultimo fine, saranno fornite specifiche indicazioni relative ai raccordi tra la documentazione clinica e la redazione del PEI” (indicazioni non ancora giunte ad oggi 13/05/2023)

Limiti degli allegati...

Gli allegati sono stati, inoltre, oggetto di diverse polemiche sia per la terminologia utilizzata esempio,” debito di funzionamento”, debito rispetto a chi o cosa? e ancor di più per la logica sottesa e implicita nella definizione dei range per quantificare le ore di sostegno/assistenza molto lontana dall’ approccio Biopsicosociale su cui si basa l’ICF e il nuovo modello PEI.

Concludendo...

Gli allegati C e C1 non possono essere compilati perché oltre all’aspetto normativo che regolamenta i documenti manca anche l’aspetto “tecnico” ossia il profilo di funzionamento necessario per poter procedere e ragionare sulla quantificazione delle ore di sostegno.

La scuola richiede la compilazione degli allegati: cosa fare?

Dopo le indicazioni del  sottosegretario al MIM, Paola Frassinetti, dovrebbe essere chiaro a tutti i DS e Funzioni strumentali la non compilazione degli allegati C e C1 del PEI.

Qualora ci fosse una richiesta da parte delle II.SS. (non sarebbe lecita )si potrebbe procedere alla compilazione degli allegati  C e C1 senza il profilo di funzionamento  ed esaminando la diagnosi funzionali dell’alunno e i relativi documenti presenti nel suo fascicolo a scuola.  Infatti, all’art. 5 c. 3 del DM 182/2020 viene riportato quanto segue “ qualora, nella fase transitoria di attuazione delle norme, non fosse disponibile il Profilo di funzionamento, le informazioni necessarie alla redazione del PEI sono desunte dalla Diagnosi Funzionale e dal Profilo Dinamico Funzionale”.

Non è un ‘impresa facile! Il GLO provvederà alla quantificazione delle ore che deve essere una proposta reale e coerente per la realizzazione del progetto inclusivo dell’alunno, (non è possibile richiedere più ore del necessario.)

Come quantificare le ore?

La proposta delle ore deve essere predisposta con la verifica finale del PEI.

Il GLO in sede di verifica finale procederà con una proposta delle “risorse professionali per il sostegno e l’assistenza”

“La richiesta deve necessariamente fare riferimento, in modo esclusivo, alle esigenze dell’alunno/a con disabilità titolare del PEI. Le ore di sostegno sono assegnate alla classe, ma per sviluppare un progetto educativo personalizzato; non devono intendersi come risorse aggiuntive che rientrano nella libera disponibilità della scuola, da utilizzare per qualsiasi attività di supporto destinata ad altri alunni e ad altre alunne della classe o della scuola. Certamente la presenza del sostegno didattico in una classe può favorire l’attivazione di una didattica più aperta e flessibile da cui può trarre vantaggio tutta la classe, il team docenti e il consiglio di classe, ma deve essere sempre chiaro che questi interventi sono rivolti prioritariamente all’alunno o all’alunna con disabilità.
In nessun caso può essere richiesto personale di sostegno per coprire esigenze di mera assistenza, materiale ma anche educativa, o di accompagnamento. ( Linee guida DM 182/2020)”

Le modalità e le procedure in questa fase vengono garantite e indicate dal Dirigente scolastico in attesa di aggiornamenti sul tema dal Ministero.

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