Il termine inglese “screening” indica un protocollo di indagini generalizzate con l’ obiettivo di individuare precocemente la presenza di possibili disturbi di origine diversa.
I risultati ottenuti non hanno un valore diagnostico, ma solamente di previsione.
In ambito scolastico, per l’identificazione precoce delle difficoltà legate alla lettoscrittura o all’area matematica si può far riferimento alla L. n. 170/2010, al Decreto n.5669/2011 e alle Linee Guida dedicate.
La procedura di screening a scuola per l’individuazione di alunni con difficoltà di apprendimento ha come finalità l’attivazione del potenziamento didattico da destinare agli alunni che presentano delle fragilità nella lettura, nella scrittura o nel calcolo, oltre che di individuare e monitorare in modo oggettivo eventuali situazioni a rischio in generale e nello specifico di individuare alunni con un Disturbo specifico dell’apprendimento.
Sono passati diversi anni dalle prime indicazioni sul tema dello screening a scuola e, ormai nelle II.SS. dovrebbe essere una prassi consolidata, purtroppo, ancora oggi è molto difficile recuperare risorse umane e finanziarie da dedicare all’avvio di simili progetti. In alcune scuole si riesce tra mille difficoltà ad avviare un’azione di screening, ma, senza l’attivazione di potenziamenti didattici mirati.
Lo screening senza l’attivazione di un recupero delle difficoltà risulta inutile e una perdita di tempo per i docenti e non ha alcun beneficio per gli alunni in difficoltà.
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