Un sogno o meglio un incubo mi ha riportato alle “scuole medie” nell’ora di italiano. Mi sono svegliata angosciata e senza voce mi sono ripresa dopo un po’, solo quando mi sono detta è solo un sogno!
L’ora di italiano per me era odiosa, con un professore classista e che considerava i suoi alunni solo se i genitori erano suoi amici. I ragazzi che non erano nelle sue grazie o alla sua altezza venivano derisi con qualche battuta di troppo. Non credo mi abbia insegnato molto, anche perché le sue lezioni, quando era prevista una lezione, o veniva interrotta da altri impegni organizzativi (ricopriva altri ruoli di responsabilità per l’istituto) o si concludeva in altro, ad esempio la partita di calcio della sera prima.
Io ero una ragazzina impegnativa, i miei genitori non erano suoi amici e avevo delle difficoltà nello scrivere.
Ricordo che ai colloqui di fine terza media il professore consigliò a mia madre di iscrivermi all’istituto professionale del mio paese, mia mamma per fortuna conosceva il soggetto e conosceva sua figlia.
Non scegliemmo il professionale ma il magistrale, ancora oggi ringrazio mia mamma per avermi guidato e aver creduto in me più di tutti.
La mia vita scolastica è cambiata dal giorno della tesina di terza media. Avevo utilizzato il computer per scrivere la tesina e da quel giorno almeno per la scrittura non ho mai smesso di utilizzarlo. Il computer scoperto per caso, ha dimezzato la fatica e compensato una mia difficoltà.
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