“L’alunno ha una difficoltà, ma non credo sia proprio così … “
Quando i docenti non CREDONO nelle difficoltà degli alunni, io prego!
Da docente, ammetto che a volte, può capitare di non riuscire a riconoscere la descrizione del nostro alunno in una diagnosi… E’ vero che gli specialisti in alcuni casi, perdono un “pezzo” di come il bambino effettivamente funziona a scuola, in un contesto classe formato da 26 alunni, in un sistema a volte complesso…
I docenti hanno ragione, a volte, nel non sentirsi capiti e accolti da chi dovrebbe dare delle risposte e delle indicazioni operative.
Non tutte le diagnosi e tutti i docenti sono uguali… Per fortuna!!!
A volte, dovremmo semplicemente prendere atto di come funziona il nostro alunno, oltre qualsiasi CREDO o nostra idea.
La nostra opinione assume valore nella misura in cui dinnanzi ad una difficoltà rispondiamo con una soluzione concreta, utile ed efficace.
Se si è in grado di rispondere correttamente ad un bisogno educativo speciale, senza appellarsi ad una diagnosi, allora siamo giusti e possiamo anche non credere..
Quando non si crede nella diagnosi e non si è in grado di rispondere al bisogno educativo speciale del nostro alunno, allora bisogna INFORMARSI E FORMARSI.
Conclusione:
I docenti non hanno sempre ragione, gli specialisti e i genitori non hanno sempre torto!
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