L’esonero delle discipline è stato definitivamente cancellato.
Per gli alunni con disabilità che frequentano le scuole secondarie di secondo grado non è previsto l’esonero dall’insegnamento di una o più discipline presenti nel piano di studi.”
Una scuola giusta e inclusiva non chiede ad alcuni alunni di non fare! L’esonero è umiliante per i nostri alunni, la personalizzazione, invece, è la riposta al principio di equità .
La partecipazione alla cultura del compito è rispettare le peculiarità e le potenzialità di ognuno senza sottrarre opportunità.
Ad esempio, un alunno con disturbo dello spettro autistico o qualsiasi altro disturbo che non è partecipe “didatticamente” durante l’ora di inglese può esserlo, invece, socialmente.
Quindi, se non svolge le attività prevista sul quaderno o con i compagni, allora, cosa fa?
PARTECIPA! L’alunno può partecipare con altre modalità allo svolgimento delle attività proposte al gruppo classe. La partecipazione al compito richiede allo studente una prestazione differente, ma per lui efficace. Attività quali collaborare con il gruppo, ascoltare canzoni e canticchiarle, essere parte attiva colorando, disegnando, riordinando tessere in base alle indicazioni del gruppo, ecco sono alcune delle alternative possibili che garantiscono all’alunno l’opportunità di stare in un compito, di stare con il gruppo classe e di esserne parte attiva.
È chiaro che in questo modo non sollecito l’apprendimento o la pronuncia di nuovi vocaboli in inglese (forse), ma potenzio abilità trasversali che sono parete integrante del suo progetto di vita ed educativo, nonché obiettivi del PEI.
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