Compilazione PEI: sezione 4

Osservazioni sull'alunno/a

Alla base di un PEI “pensato” vi è l’osservazione da parte dei docenti, educatori e di tutte le figure presenti a scuola  con il bambino.

Oltre all’osservazione, è importante ricordare altri due momenti importanti:

  • colloquio con i genitori
  • colloquio con i terapisti del bambino, se presenti

Le informazioni  recuperate durante questi due momenti devono essere dei punti da attenzionare durante le nostre osservazioni in classe, senza mai farsi, però,  condizionare.

Ad esempio, se notiamo che in classe ,in alcuni momenti,  il bambino dimostra una certa sensibilità ai rumori, allora, potremmo chiedere ai genitori come viene gestito questo aspetto a casa.

A seconda delle situazioni si potrebbe valutare di utilizzare a scuola alcune modalità operative usate a casa, quando e se possibile.

Ma prima di qualsiasi soluzione e intervento educativo è sempre bene dedicare del tempo ad osservare il funzionamento del bambino nei diversi contesti scolastici

Cosa osservare?

I dati e le informazioni raccolti durante le osservazioni saranno poi collocati all’interno delle  quattro dimensioni del PEI al fine di pianificare le azioni necessarie per un intervento educativo- didattico a scuola.

 

Le 4 DIMENSIONE del PEI:

  1. Dimensione della relazione, socializzazione e interazione :si faccia riferimento alla sfera affettivo relazionale, considerando l’area del sé, il rapporto con gli altri, la motivazione verso la relazione consapevole, anche con il gruppo dei pari, le
    interazioni con gli adulti di riferimento nel contesto scolastico, la motivazione all’apprendimento
  2. Dimensione della comunicazione e del linguaggio:  si faccia riferimento alla competenza linguistica, intesa come comprensione del linguaggio orale, produzione verbale e relativo uso comunicativo del linguaggio verbale o di linguaggi alternativi o integrativi; si consideri anche la dimensione comunicazionale, intesa come modalità di interazione, presenza e tipologia di contenuti prevalenti, utilizzo di mezzi privilegiati
  3. Dimensione dell’autonomia e dell’orientamento: si faccia riferimento all’autonomia della persona e all’autonomia sociale, alle dimensioni motorio-prassica (motricità globale, motricità fine, prassie semplici e complesse) e sensoriale (funzionalità visiva, uditiva, tattile)
  4. Dimensione cognitiva, neuropsicologica e dell’apprendimento: capacità mnesiche, intellettive e organizzazione spazio-temporale; livello di sviluppo raggiunto in ordine alle strategie utilizzate per la risoluzione di compiti propri per la fascia d’età, agli stili cognitivi, alla capacità di integrare competenze diverse per la risoluzione di compiti, alle competenze di lettura, scrittura, calcolo, decodifica di testi o messaggi

Cosa inserire nelle sezione 4?

Nella  sezione 4 del PEI bisognerà inserire una descrizione discorsiva e sintetica dei punti di forza dell’alunno precedentemente individuati tramite osservazioni sistematiche.

NOTA:  per ogni dimensione del PEI inserire una breve descrizione dei punti di forza dell’alunno

Parliamo ora di osservazione...

L’osservazione può essere:

  • informale
  • sistematica

Osservazione informale

L’osservazione informale è, solitamente, molto utile per avere una prima idea di ciò che intendiamo osservare.

Questa tipologia di osservazione non prevede un metodo rigoroso di osservazione, ma è di tipo casuale.

Focalizzare l’attenzione su di un particolare solo dopo aver osservato in senso ampio è molto utile sia perchè ci permette di avere una visione d’insieme sia perchè ci consente di individuare, in un secondo tempo, gli strumenti giusti per procedere ocn  l’osservazione sistematica.

Osservazione sistematica

L’osservazione sistematica è puntuale, rigorosa e metodica, sistematica appunto!

L’osservazione sistematica rispetta dei criteri, quali:

  • esplicitazione dell’oggetto dell’osservazione (cosa osservo?)
  • utilizzazione di strumenti per osservare (come osservo?)
  • tempo e frequenza (quando e  per quanto tempo?)

Osservazione sistematica: quali strumenti?

  • Check list per ogni dimensione del PEI
  • Analisi del comportamento
  • Analisi del compito
  • Schede
  • Questionari

Gli strumenti possono garantire il successo, a volte anche commettendo errori, solo  se pensati in modo mirato ” nel rispetto dell’individualità del bambino“,  se condivisi con tutti gli attori parte del processo di co-costruzione del PEI ed infine se messi in sinergia con le altre sezioni del PEI.

Sistematicità- Sinergia del documento e collaborazione di tutti!

Concludendo...

L’osservazione se pensata come atto singolo o come puro compito per la ricerca di infiniti obiettivi da inserire nel PEI è destinata a fallire. L’approccio biopsicosociale alla base dell’ICF e del nuovo modello PEI  sollecita riflessioni.

Le osservazioni, cuore del PEI, devono necessariamente entrare in relazione con gli altri “step del documento, sono una parte del processo insieme a tante altre parti ” come ad esempio osservazione sul contesto, individuazione delle barriere e facilitatori, differenziazione didattica.

Grazie all’osservazione dell’alunno è possibile avviare la prima fase della progettazione degli interventi educativi e didattici a scuola.

Le sezioni del PEI numero 4, 5,6,7,8 devono essere pensate in simbiosi e non possono essere “pensate” singolarmente.

L’osservazione  sull’alunno è anche l’osservazione del contesto “scuola” e mentre osservo devo poter vedere barriere e facilitatori, punti di debolezza e punti di forza, potenzialità.

Tutto ciò non può ridursi a sezioni, ma ha bisogno di una mente attenta capace di osservare e non guardare.

“Chi legge sa molto, ma chi osserva sa molto di più.”

Buon lavoro

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