POST SENTENZA TAR e primo GLO: cosa fare?

Con l’avvio del nuovo anno scolastico la Funzione Strumentale per l’inclusione, tra le tante attività, organizza e pianifica, su delega del dirigente scolastico, il primo GLO (gruppo di lavoro operativo per l’Inclusione) per gli alunni con disabilità presenti nell’istituto.

Prima di passare, step by step, a possibili soluzioni e suggerimenti sull’organizzazione del GLO da parte della Funzione Strumentale, penso sia opportuno dettagliare in breve ruoli e compiti di quest’organo tecnico che, informalmente è sempre esistito, ma, ufficializzato come GLO con indicazioni precise e puntuali solo con la pubblicazione del D. Lgs 66/2017 art. 9 e successive modifiche D. Lgs. 96/2019, commi 8-9-10-11.

Da chi è composto il GLO?

Il Gruppo di Lavoro Operativo è composto dal dirigente scolastico o suo delegato, dal team dei docenti contitolari o dal Consiglio di classe e con la partecipazione dei genitori dell’alunno con disabilità, o di chi esercita la responsabilità genitoriale, dalle figure professionali specifiche, interne ed esterne all’istituzione scolastica che interagiscono con la classe e con l’alunno con disabilità.

Il DS può delegare alla partecipazione del GLO ,in sua sostituzione, la funzione strumentale, il coordinatore di classe o altro membro del gruppo docenti.

Quale ruolo spetta ai genitori nel GLO?

I genitori in qualità di membri del GLO devono contribuire non solo nella fase progettuale del PEI, ma anche nella realizzazione del progetto stesso che non si esaurisce, ovviamente, a scuola o nella mera stesura del documento da parte dei docenti.

In un’ottica di corresponsabilità educativa i genitori e i docenti, nel limite delle proprie competenze si attivano per la realizzazione e la riuscita del PEI.

Per ulteriori approfondimenti sui ruoli e compiti del GLO leggi GLO Gruppo di lavoro operativo inclusione: quali compiti?

Docenti assenti al primo GLO, cosa fare?

La normativa non indica per i membri del GLO una partecipazione obbligata, quindi, l’assenza di uno o più membri del GLO agli incontri non compromette in alcun modo la validità dello stesso.

Sarebbe opportuno tramite verbale lasciare traccia di alcune informazioni utili:

  • persone presenti/assenti all’incontro
  • riportare eventuali accordi tra i presenti non indicati nel PEI
  • Proposte, suggerimenti e altro

In tal modo, i docenti assenti al primo GLO, pur non essendo obbligati alla partecipazione dell’incontro avranno il dovere di:

  • rispettare gli accordi concordati durante l’incontro (lettura del verbale del GLO);
  • attuare la progettazione e applicazione di quanto riportato nel PEI;
  • presenziare ai successivi GLO qualora dovessero emergere situazioni problematiche o se non in accordo su eventuali punti del PEI

Docente di sostegno assente, cosa fare?

È risaputo che i docenti di classe (tutti) sono responsabili allo stesso modo e in eguale misura della progettazione del PEI; è altrettanto risaputo che, nella pratica, il docente di sostegno ha, solitamente, il compito di coordinare le azioni per la progettazione del PEI.

E’ bene sapere che in caso di assenza del docente di sostegno assegnato alla classe (esempio: attesa di nomina o di suo sostituto per motivi altri) il PEI dovrà comunque essere progettato e approvato dai restanti membri del GLO.

Il PEI non è una progettazione di esclusiva competenza del docente di sostegno, ma, è (dovrebbe essere) la bussola che orienta l’azione per la messa in pratica del progetto del nostro alunno a scuola.

Quando, come e perché convocare il primo GLO?

All’inizio dell’anno scolastico, il DS nomina con la pubblicazione di un decreto la costituzione del GLO. (D. lgs 96719 art. 3, c. 8.) Il primo GLO deve essere convocato entro e non oltre il 31 ottobre, salvo casi eccezionali, per l’approvazione e la sottoscrizione del PEI definitivo.

 

QUANDO COME PERCHE’?
Entro il 31 ottobre Costituzione del GLO con decreto del DS e comunicazione ai membri del gruppo Firma e sottoscrizione PEI definitivo

 

Una sfida impossibile: redigere, condividere e approvare il PEI al primo GLO

Ormai è risaputo che obiettivo del primo incontro del GLO è l’approvazione del PEI (DL 66/17  e successive modifiche); dal punto di vista legislativo è indicato un unico incontro e non sono dati ulteriori dettagli, dal punto di vista pratico, chi lavora nella scuola è consapevole che non è possibile ridurre in una o due ore la progettazione, il confronto e la condivisione del PEI.

La convocazione e riunione dei membri del GLO è da intendersi come momento istituzionale in cui condividere e firmare il PEI, ma per definire in modo ponderato i contenuti del documento, sarà necessario concordare oltre al primo incontro del GLO altri momenti di incontro e confronto con modalità “meno formali”

Questo perché è impensabile condividere, progettare e approvare il PEI in un’unica seduta, perché è un documento che richiede tempo, dedizione e soprattutto un pensiero condiviso tra le persone che fanno parte del GLO e di tutte le persone che, in qualsiasi modo, possono fornire informazioni utili per la riuscita della progettazione e attuazione dell’intervento didattico ed educativo del nostro alunno.

Il PEI acquisisce valore solo se, in grado di orientare l’azione didattica ed educativa dei docenti, degli educatori e della famiglia e deve avere come fine ultimo il benessere del bambino, la sua inclusione nei diversi contesti e farsi garante dunque del successo scolastico e di vita del bambino.

Alla luce di quanto sopra è evidente che un incontro non può e non deve bastare.

Il PEI deve essere preparato anticipando il confronto, predisponendo una bozza del documento prima del GLO.

Quali azioni prima del primo GLO

Dopo aver pianificato la data del GLO sarebbe utile coinvolgere, con diverse modalità (in presenza, in meet online, scambio via e-mail, con particolare attenzione alla tutela dei dati sensibili ) gli attori che hanno in carico il bambino per un’attenta raccolta di informazioni e per uno scambio proficuo, con l’obiettivo di integrare ciò che sarà inserito nel PEI anche ad altri e possibili contesti di vita e viceversa.

Ad esempio, conoscere “i motivatori” del bambino, le sue passioni, le modalità di lavoro, l’approccio del terapista durante le sedute individuali o di gruppo, possono essere spunti preziosissimi per la stesura del PEI, e soprattutto per indirizzare lo sguardo dei docenti verso un’osservazione più attenta e focalizzata in classe.

Le possibilità di incontro e scambio possono essere diverse, un esempio, il primo colloquio con i genitori può essere già una fonte di condivisione e di raccolta di informazioni che precede il GLO.

Buon primo GLO

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